AUTOREGOLAZIONE EMOTIVA: GENITORI VICINI E FERMI… BAMBINI FELICI!

L’acquisizione di una efficiente autoregolazione delle emozioni è una componente importante della competenza emotiva e sociale cui, per un sano sviluppo psico-educativo, i genitori dovrebbero provvedere. Si sviluppa nei primi anni di vita e ha particolare importanza per lo sviluppo di un adeguato e flessibile comportamento sociale, anche in adolescenza.

Tutte le persone oltre a provare emozioni, le ‘manipolano’ nel senso che assumono una certa posizione verso le proprie emozioni e verso le conseguenze delle proprie azioni di tipo emotivo; in tal senso, si potrebbe dire che le ‘regolano’. Un esempio:  le giudicano ‘positive’ o ‘negative’ e si comportano di conseguenza. L’autoregolazione emotiva prevede un processo conscio o inconscio che monitora, valuta, modifica e, più in generale, media la risposta emotiva.

Bambini e ragazzi agiscono autoregolandosi o agiscono per regolare le emozioni dell’altro rispetto a se stessi. Hanno bisogno di sviluppare un’autoregolazione emotiva solida per diventare capaci di differire le gratificazioni e sopportare la frustrazione quanto basta per raggiungere, ma solo in un secondo momento, gli obbiettivi prefissati.

Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2015/09/attaccamento-regolazione-emotiva/

Per essere autorevoli i genitori, entrambi preferibilmente, devono manifestare con la massima frequenza e coerenza possibile alcune caratteristiche:

  • calorosità e vicinanza emotiva
  • fermezza, sostegno, contenimento

Il livello di calorosità nel rapporto genitori figli può essere aumentato sforzandosi congiuntamente di essere più premurosi, affettuosi in senso fisico, vicini, pronti ai complimenti quando ce ne sia ragione, più attivamente coinvolti nella vita dei figli e più attenti e sensibili alle loro esigenze emotive. Ovviamente queste cambiano nel corso della loro vita e bisogna adeguarsi e se necessario, documentarsi sulle varie fasi di sviluppo dell’età evolutiva. Inoltre è molto importante trascorrere un tempo stabilito in loro compagnia stando in contatto con loro e non facendo altro, semplicemente divertendosi e ricordando che non tutte le interazioni genitori-figli devono culminare in una lezione di vita!
I genitori inoltre possono mostrare la necessaria fermezza esplicitando e spiegando le proprie aspettative rispetto al comportamento del figlio, facendo rispettare le regole in maniera coerente ma flessibile e considerando col figlio le conseguenze in caso di comportamenti scorretti. Rinunciare alle punizioni fisiche, ad un atteggiamento verbale ostile è davvero importante, infatti si metterebbe in moto un circolo vizioso: un atteggiamento rigido ed incoerente da parte dei genitori genera un atteggiamento problematico nei figli, che richiama a sua volta un’educazione rigida e incoerente.

Anche i genitori devono imparare a regolare il loro comportamento e le loro emozioni e se si ha difficoltà a farlo o si fa fatica a evitare sfoghi fisici o verbali, si dovrebbe chiedere aiuto ad uno psicologo per se stessi. Occorre sicuramente sostenere la capacità dei ragazzi all’autocontrollo o autoregolazione.

 

 

 

 

 

 

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Dott.ssa Nadia Sanza

Psicologo Clinico – Psicoterapeuta – EFT - Advanced Schema Therapist- EMDR

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