FEEDBACK: CHE COSA E’ E COME FARLO

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Il feedback può essere uno strumento utilissimo a proposito di comunicazione e relazioni tra persone. In parole povere il feedback è un’affermazione positiva e benevola che può essere molto utile alla qualità delle relazioni. Si tratta di una specie di critica costruttiva, rivolta all’interlocutore, ossia un’ossevazione su di lui o sul suo operato. Il feedback ha essenzialmente lo scopo di restituire all’altro dati utili per lui a mantenere, confermare o rafforzare, oppure a migliorare parte della sua comunicazione o del suo comportamento.

Occorre imparare a dared e a formulare i feedback. Infatti non può essere un giudizio, non è rimprovero. Piuttosto aiuta a chiarire all’interlocutore i nostri bisogni ed aspettative e permette di dichiarare esplicitamente le nostre opinioni ed eventualmente rettificare ciò che non va. Insomma, il feedback aiuta ad introdurre armonia e rispetto nella propria esistenza e nelle relazioni con gli altri.

Se potente è il feedback rivolto con attenzione e rispetto ai nostri interlocutori, sarà utilissimo riceverlo noi da qualcun altro.

In effetti può essere molto difficile formularlo nel modo giusto e soprattutto far sì che sia davvero efficace nella relazione.

Vediamone le caratteristiche di un buon feedback:

  • CHIEDERNE IL PERMESSO:

il feedback non va imposto! È importante offrirlo, è utile ed efficace se concordato con il destinatario, se dato con calma e non di getto, non come se fosse uno sfogo. Es: ‘Posso dirti che cosa ne penso della tua pasta al forno?’

  • FORMULARLO AL POSITIVO PER AIUTARE LA PERSONA CUI E’ RIVOLTO:

Il feedback non è un’accusa; se non vogliamo mettere l’altro sulla difensiva, occorre non essere insultanti, violenti o ingiustificati. ATTENTI AL ‘TU!’ CHE UCCIDE!

Il feedback non è fatto per scoraggiare o distruggere l’altro, piuttosto lo aiuta a migliorarsi, ad evolvere o lo incoraggia e motiva. Es: ‘Guarda, forse potresti provare a mettere meno olio e vedere come viene.’

  • E’ UNA VALUTAZIONE O UN’OSSERVAZIONE SU UN LAVORO O SU UNA PRESTAZIONE

Porgendo un feedback, bisognerebbe evitare di fare delle critiche personali o rivolte direttamente alla persona.

Es: ‘A proposito della tua pasta al forno, forse sarebbe meno pesante se mettessi meno olio.’ Invece dire: ’Sei il solito zuccone e fai sempre di testa tua!’.

  • E’ UNA OSSERVAZIONE OGGETTIVA, BASATA SU FATTI

Meglio non esprimere un’opinione soggettiva o, se lo si facesse, meglio ammettere di star esprimendo una osservazione soggettiva. Es: ‘Credo che potrebbe essere più digeribile con meno grassi’. Piuttosto che: ‘Io non la riesco a digerire’.

  • OCCORRE ESSERE SPECIFICI

Non usare parole come ‘sempre’ o ‘mai’, non generalizzare. Es negativo: ‘Non hai ancora capito come migliorare il tuo modo di cucinare!’ oppure ‘questa pasta ora è immangiabile!’.

  • MEGLIO ESSERE DIRETTI

Non rivolgersi alla terza persona, non formulare critiche alle spalle delle persone. Es: ‘Hai visto quanto è pesante quella pasta al forno, non si fa così!’.

  • RISPETTARE L’INDIVIDUALITA’ DELL’INTERESSATO

Non usare termini generali, non dire: ‘Nessuno mai riesce a fare una pasta al forno come si deve’ oppure: ‘Tu e la tua famiglia non sapete fare una pasta al forno come si deve’.

  • SI PUO’ USARE UNA DOMANDA APERTA, IN MODO DA PERMETTERE ALL’ALTRO DI RIFLETTERE

‘Magari potresti pensare ad alleggerirla un poco? Come potresti renderla più digeribile, una prossima volta? In quale altro modo avresti potuto agire?’.

  • POSSONO ESSERE POSITIVI e negativi insieme,

Sforziamoci di trovare anche qualcosa di positivo, del tipo: ‘Sai, mi piace molto la croccantezza di questa pasta al forno.’

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Dott.ssa Nadia Sanza

Psicologo Clinico – Psicoterapeuta – EFT - Advanced Schema Therapist- EMDR

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