PENSIERI DISFUNZIONALI O POSITIVI?

Foto di Leopold Böttcher da Pixabay

Fantastico! Ogni inizio possiamo cambiare! E questo riguarda anche i nostri pensieri disfunzionali.

Riguardo al pensare, non mi riferisco tanto a quello che pensiamo ma al COME lo pensiamo.

Prendiamo per esempio i nostri pensieri ed emozioni. Anche questo nuovo giorno saranno più o meno gli stessi di qualche ora fa, per esempio: “Sbaglio sempre” , “Non vado bene”, “Non piaccio a nessuno”,  “Non ce la faccio”, “Nessun ci tiene a me”, “Niente cambierà mai”, ” Non posso fidarmi”, “Niente ha senso…

Eppure, questa volta, oggi, proprio ora… possiamo cominciare e considerarli solopensieri e lasciarli stare. Si, lasciarli stare lì! in un angolo della nostra mente, proprio dove sono apparsi, senza lasciarli dominare la nostra vita. Infatti talvolta i pensieri disfunzionali la dominano in modo addirittura invalidante.

Forse non riusciamo a non pensarli … e va bene così! Pensiamoli pure… ma… non dobbiamo crederci per forza!

I pensieri suscitano emozioni. E su queste ultime, l’unica cosa davvero utile è conviverci… vedi post

Quello che veramente possiamo imparare è CAMBIARE LA NOSTRA RELAZIONE, IL NOSTRO RAPPORTO con i pensieri disfunzionali. E cambiare quello che facciamo, dopo che li abbiamo pensati. Possiamo scegliere come agire. Sempre.

Cominciamo a considerarli come ‘parole messe in fila‘. Nient’altro che questo. Impariamo a non fonderci con i nostri pensieri disfunzionali. (Su fusione e defusione vedi il simpatico video del collega Luca Mazzucchelli).

Ed ecco una poesia sui pensieri disfunzionali, della collega psicologa argentina, Mirta Medici:

“Non vi auguro un giorno meraviglioso in cui tutto è buono:

questo è un pensiero magico, infantile, utopico.’

Vi auguro di avere il coraggio di guardarvi e di amarvi così come siete.

Che abbiate abbastanza autostima per combattere molte battaglie,

e l’umiltà di sapere che ci sono battaglie impossibili da vincere

che non vale la pena di combattere.

Vorrei che poteste accettare che ci sono realtà immutabili,

e che ce ne sono altre,

che se uscite dal ruolo del reclamo e della lamentela, potete cambiare.

Che non vi permettiate il “non posso” e che riconosciate i “non voglio”.

Vi auguro di ascoltare la vostra verità, e di dirla,

con la piena consapevolezza che è solo la vostra verità, non quella dell’altro.

Che ci si esponga a ciò che si teme, perché è l’unico modo per superare la paura.

Che si impari a tollerare i “punti neri” dell’altro,

perché anche tu hai i tuoi, e questo annulla la possibilità di rivendicare.

Non condannarti per aver commesso errori, non sei onnipotente.

Non mi auguro che il nuovo giorno vi porti la felicità.

Vi auguro di essere felici, qualunque sia la realtà che state vivendo.”

Infatti la felicità è  lungo la via, non alla fine del viaggio.

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Dott.ssa Nadia Sanza

Psicologo Clinico – Psicoterapeuta – EFT - Advanced Schema Therapist- EMDR

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